E alla fine Ventura alzò la Coppa...
5° Titolo Mondiale per l'Italia
Docfab
Un'emozione talmente grande che non si può raccontare... Un'impresa riuscita, andando a ritroso nel tempo, solo a nomi del calibro di Cris, Ececchi. Diana Millan e Claudogs... Volevo iniziare quest'articolo, come di consueto, con un veloce riepilogo su come era andata la stagione delle mie squadre di club ma poi mi son detto ma chissenefrega e non ci sono proprio riuscito... Mentre scrivo sto pensando che sono uno a cui di solito non mancano le parole (anche troppe) ma oggi questa mia caratteristica è messa a dura prova, è uno di quei giorni in cui potresti anche decidere, pressato dalle ambasce del quotidiano, di smetterla qui perché emozione più forte davvero non ci può essere in questo gioco... Tra impegni personali e di lavoro che sono cresciuti progressivamente in misura esponenziale ho sempre cercato di ritagliarmi uno spazio che fosse davvero tutto mio e Goleada ha rappresentato questo per circa 2 anni. E giornate come questa potrebbero davvero essere un bellissimo finale per una bellissima storia, in cui mi sono approcciato al gioco con l'umiltà dell'operaio (o almeno quella che credo essere tale, dato che non svolgo questo nobile mestiere) e alla fine sono contento di aver potuto mostrare in più occasioni (ma mai come oggi) che la classe operaia, come recitava il titolo di un bellissimo film del 1971, può anche andare in paradiso.
Ho avuto tanto e tanto mi è stato sottratto, ma questo non conta. Ho conosciuto tante belle persone e altre un po' meno belle, ho conosciuto corsari impetuosi e leader quieti, quelli di poche parole e molti fatti e quelli viceversa, quelli che credono di sapere tutto e quelli che dicono di non sapere niente (e invece sanno, eh se sanno), quelli duri e puri che all'occorrenza si scansano e quelli che fanno cazzate ma in modo genuinamente indomito, quelli che ti tifano e quelli che ti gufano, quelli che pur di accreditarsi cercano di screditarti e quelli che invece piuttosto che parlar male di te tendono a sottovalutarsi, quelli che il calcio e quelli che no questa è un'altra cosa, quelli che i rinvii a cazzo del portiere (come quello di oggi in finale che ha comportato il primo pareggio) e la sequela infinita di rigori sbagliati vanno bene così e quelli che non riescono a darsene pace, quelli che si incazzano e quelli che se ne fottono, quelli del pensiero unico e quelli che la vita è bella perché è varia e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
E tutti, ma proprio tutti, mi hanno insegnato qualcosa!
Ecco, a questo punto se uno mollasse davvero ci dovrebbero essere i saluti e i ringraziamenti, ma io invece resterò e allora parlo del Mondiale (ammazza e meno male che ti mancavano le parole):
Girone impegnativo con Bulgaria, Sweden e soprattutto Hungary (che a dirla tutta pensavo davvero che avrebbe fatto più strada), negli ottavi il "derby" contro San Marino, nei quarti la sfida contro quel cioccolataio di Principino e la sua Switzerland, in semifinale un grande classico tutto europeo contro la France del mitico Ececchi e quale miglior finale poteva esserci se non la classicissima sfida contro il Brazil di Harrissonsml?
Mi sembra infine giusto dedicare un po' di spazio ai 18 eroi di questa impresa (sì, solo 18, non ne ho voluti di più altrimenti mi incasinavo nelle scelte, già tenerne fuori 2 a partita è stato sempre doloroso):
1 - Democrito Mina - Bp. Honved - Lo Scuro 1 (per distinguerlo dallo Scuro 2 - il secondo portiere), in passato mina vagante, in questa stagione si rivela quella saracinesca (un po' troppo creativa a volte) di cui si è comunque sentita enormemente la mancanza all'Europeo
2 - Furio Pellegrini - Castel Di Samu - la Furia di Bollate, terzino dalle percussioni devastanti
3 - Oliviero Fragameni - Avad Fc - il Fragore di Budrio, difensore potente e di classe al tempo stesso
4 - Auberto Misuraca - Portanovese - la Roccia di Castelvetrano, perno imperiale di una difesa solidissima
5 - Gioventino Salvi - Anderlecht - il Giove di Frascati, gran bevitore de vino de li castelli, convertitosi alle birre trappiste nelle lande del Belgio
6 - Fazio Vecchi - Portanovese - il Grande Vecchio di Fiesole, quella che forse è la sua ultima stagione di rilievo la disputa in modo più che degno, centrando gli acuti migliori in Nazionale
7 - Calanico Bernardi - Le Volpi In Camicia - detto Bernie da Urbino, proveniente dal vivaio della Portanovese, nella capaci mani di El Cebra è diventato un tuttocampista inarrestabile di cui questa Nazionale non potrà fare a meno per molto tempo
8 - Amone Ferrarotto - Portanovese - il Capitano, a dispetto del suo cognome si muove come un bradipo in mezzo al campo, ma è un bradipo di gran classe che illumina il gioco e dà costantemente sicurezza ai compagni
9 - Lancilotto Carmada - Ads - il Primo Cavaliere o anche il Torquemada di Rieti, implacabile sulla trequarti, non segna quasi mai (a parte il gol decisivo del 3-2 nella finale e scusate se è poco) ma devasta quella zona e intontisce gli avversari che poi diventano facile preda degli altri attaccanti
10 - Lodovico Mirra - Botev/pd/ - l'intramontabile Terzo Magio, quello che nessuno ha mai capito che cosa portasse di preciso, sul campo gli avversari hanno realizzato che porta costantemente pioggia e gragnola sulle loro teste
11 - Terzo Pionzio - Malmessi - Terzo di nome, ma di fatto ottavo Re de Roma (visto che la finale si è disputata all'Olimpico), altro che grandine, quelle che scaglia nella difesa avversaria sono vere e proprie bombe a grappolo, unstoppable
12 - Costanzo Calitri - Atletico Ma Non Troppo - Lo Scuro 2, tecnicamente fortissimo ma relegato in panca dal CT che in allenamento vi ha visto un'eccessiva tendenza all'effetto "saponetta"
13 - Porfirio Aloisi - 14 - Paride Pelletti - 15 - Aleramo Chiaravalle - regalano scampoli utili alla causa
16 - Dodato Masci - Me An Peg Mia - proveniente dal ramo principale della famiglia dei Conti Mascetti, trova meno spazio che all'Europeo ma quando viene chiamato in causa risponde a suon di reti
17 - Berardo Ricciutelli - Real Bux - convocato d'obbligo, il pluri-capocannoniere della serie A non trova spazio in questo Mondiale, ma è giovane e le occasioni sicuramente non mancheranno
18 - Rufo Filipo - Portanovese - al Mondiale verosimilmente solo in quanto amico di bevute del CT, si rivela tuttavia un eccellente portaborracce (oltre che ovviamente delle fiaschette di cordiale per sé e per il CT)
Adesso sotto a chi tocca, il fardello della Nazionale Italiana è sempre pesantissimo da portare perché sei quasi inesorabilmente condannato a vincere, ma d'altra parte è anche fonte di indicibile soddisfazione, ad maiora!
Ho avuto tanto e tanto mi è stato sottratto, ma questo non conta. Ho conosciuto tante belle persone e altre un po' meno belle, ho conosciuto corsari impetuosi e leader quieti, quelli di poche parole e molti fatti e quelli viceversa, quelli che credono di sapere tutto e quelli che dicono di non sapere niente (e invece sanno, eh se sanno), quelli duri e puri che all'occorrenza si scansano e quelli che fanno cazzate ma in modo genuinamente indomito, quelli che ti tifano e quelli che ti gufano, quelli che pur di accreditarsi cercano di screditarti e quelli che invece piuttosto che parlar male di te tendono a sottovalutarsi, quelli che il calcio e quelli che no questa è un'altra cosa, quelli che i rinvii a cazzo del portiere (come quello di oggi in finale che ha comportato il primo pareggio) e la sequela infinita di rigori sbagliati vanno bene così e quelli che non riescono a darsene pace, quelli che si incazzano e quelli che se ne fottono, quelli del pensiero unico e quelli che la vita è bella perché è varia e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
E tutti, ma proprio tutti, mi hanno insegnato qualcosa!
Ecco, a questo punto se uno mollasse davvero ci dovrebbero essere i saluti e i ringraziamenti, ma io invece resterò e allora parlo del Mondiale (ammazza e meno male che ti mancavano le parole):
Girone impegnativo con Bulgaria, Sweden e soprattutto Hungary (che a dirla tutta pensavo davvero che avrebbe fatto più strada), negli ottavi il "derby" contro San Marino, nei quarti la sfida contro quel cioccolataio di Principino e la sua Switzerland, in semifinale un grande classico tutto europeo contro la France del mitico Ececchi e quale miglior finale poteva esserci se non la classicissima sfida contro il Brazil di Harrissonsml?
Mi sembra infine giusto dedicare un po' di spazio ai 18 eroi di questa impresa (sì, solo 18, non ne ho voluti di più altrimenti mi incasinavo nelle scelte, già tenerne fuori 2 a partita è stato sempre doloroso):
1 - Democrito Mina - Bp. Honved - Lo Scuro 1 (per distinguerlo dallo Scuro 2 - il secondo portiere), in passato mina vagante, in questa stagione si rivela quella saracinesca (un po' troppo creativa a volte) di cui si è comunque sentita enormemente la mancanza all'Europeo
2 - Furio Pellegrini - Castel Di Samu - la Furia di Bollate, terzino dalle percussioni devastanti
3 - Oliviero Fragameni - Avad Fc - il Fragore di Budrio, difensore potente e di classe al tempo stesso
4 - Auberto Misuraca - Portanovese - la Roccia di Castelvetrano, perno imperiale di una difesa solidissima
5 - Gioventino Salvi - Anderlecht - il Giove di Frascati, gran bevitore de vino de li castelli, convertitosi alle birre trappiste nelle lande del Belgio
6 - Fazio Vecchi - Portanovese - il Grande Vecchio di Fiesole, quella che forse è la sua ultima stagione di rilievo la disputa in modo più che degno, centrando gli acuti migliori in Nazionale
7 - Calanico Bernardi - Le Volpi In Camicia - detto Bernie da Urbino, proveniente dal vivaio della Portanovese, nella capaci mani di El Cebra è diventato un tuttocampista inarrestabile di cui questa Nazionale non potrà fare a meno per molto tempo
8 - Amone Ferrarotto - Portanovese - il Capitano, a dispetto del suo cognome si muove come un bradipo in mezzo al campo, ma è un bradipo di gran classe che illumina il gioco e dà costantemente sicurezza ai compagni
9 - Lancilotto Carmada - Ads - il Primo Cavaliere o anche il Torquemada di Rieti, implacabile sulla trequarti, non segna quasi mai (a parte il gol decisivo del 3-2 nella finale e scusate se è poco) ma devasta quella zona e intontisce gli avversari che poi diventano facile preda degli altri attaccanti
10 - Lodovico Mirra - Botev/pd/ - l'intramontabile Terzo Magio, quello che nessuno ha mai capito che cosa portasse di preciso, sul campo gli avversari hanno realizzato che porta costantemente pioggia e gragnola sulle loro teste
11 - Terzo Pionzio - Malmessi - Terzo di nome, ma di fatto ottavo Re de Roma (visto che la finale si è disputata all'Olimpico), altro che grandine, quelle che scaglia nella difesa avversaria sono vere e proprie bombe a grappolo, unstoppable
12 - Costanzo Calitri - Atletico Ma Non Troppo - Lo Scuro 2, tecnicamente fortissimo ma relegato in panca dal CT che in allenamento vi ha visto un'eccessiva tendenza all'effetto "saponetta"
13 - Porfirio Aloisi - 14 - Paride Pelletti - 15 - Aleramo Chiaravalle - regalano scampoli utili alla causa
16 - Dodato Masci - Me An Peg Mia - proveniente dal ramo principale della famiglia dei Conti Mascetti, trova meno spazio che all'Europeo ma quando viene chiamato in causa risponde a suon di reti
17 - Berardo Ricciutelli - Real Bux - convocato d'obbligo, il pluri-capocannoniere della serie A non trova spazio in questo Mondiale, ma è giovane e le occasioni sicuramente non mancheranno
18 - Rufo Filipo - Portanovese - al Mondiale verosimilmente solo in quanto amico di bevute del CT, si rivela tuttavia un eccellente portaborracce (oltre che ovviamente delle fiaschette di cordiale per sé e per il CT)
Adesso sotto a chi tocca, il fardello della Nazionale Italiana è sempre pesantissimo da portare perché sei quasi inesorabilmente condannato a vincere, ma d'altra parte è anche fonte di indicibile soddisfazione, ad maiora!